lunedì 25 maggio 2009

EXPò DI TUTTI E DI NESSUNO
Credo di vivere una profonda crisi in questo momento. La trasmissione Annozero sta mandando in onda un'accesa discussione sull' Expo di Milano e stupisce l'ignoranza di persone che sono in politica e che governano il nostro paese. Poche anzi rare sono le occasioni di architettura contemporanea in Italia e puntulmente scoppiano le polemiche. Si giudica l'architettura, si giudicano le nuove tecnologie senza capirne assolutamente niente. L' Expo è innanzitutto una grandissima occasione per l'Italia e non solo per Milano ma viene ancora messa in discussione la sua importanza da chi vorrebbe sfruttare soldi per palazzine popolari e per ridurre le nostre città in squallidi quartieri dormitori. Il Sindaco di Milano ha presentato un progetto per questa nuova occasione altamente sostenibile, con verde verticale, vaste aree verdi attrezzate paragonabili ai più grandi parchi del mondo, nuove tecnologie costruttive per l'architettura sostenibile, reti metropolitane, mezzi pubblici su ferro e su gomma e molto altro ancora. Si tratta di un nuovo emblematico fulcro culturale a livello Internazionale che l'Italia fino all'ultimo si è conteso con la Turchia. Ma per i nostri politici, per quelli che contano e che amministrano il nostro territorio queste occasioni sono totalmente inutili. Reclamano spazi verdi per i giochi dei bambini, recinti per la libertà dei cani e residenze economiche sulle vaste aree periferiche delle nostre città. Il risultato?? Quartieri degradati e fuori dal contesto cittadino, isolati ed emarginati che non vivono il progresso della tecnologia e della contemporaneità. Le svettanti architetture previste dal progetto sono ritenute speculazioni edilizie e l' architettura bioclimatica ormai divenuta un must a livello mondiale viene definita inutile e per ' ricchi'. L'obbiettivo di questo grande progetto è infagangato,è perso, accusato di denaro sporco e giri loschi che sono diventati alibi per rimanere nella nostra arretratezza. Questo perchè non c'è la volontà di combattere contro tutto ciò, difendere l'anima di questa grande mostra internazionale e dello sviluppo italiano.





Expo di Shanghai 2010
La Cina si prepara ad ospitare un padiglione simbolo della capacità italiana di innovare nel rispetto della tradizione, progettato dall'architetto Gianpaolo Imbrighi docente della nostra Facoltà di Architettura 'L. Quaroni'-Roma, nonchè mio professore.
U
n padiglione che con i suoi materiali innovativi, con le sue tecnologie bioclimatiche d’avanguardia, con le sue strutture ardite ed i suoi giochi di luce ed acqua, offrirà una sintesi delle conoscenze e della creatività italiana.

domenica 26 aprile 2009

A PROPOSITO DI AMBIENTE..
Interessante la lezione sull’ambiente! E soprattutto la stretta relazione con la tecnologia e con l’uomo … Grazie all’ informatica c’è stato un processo notevole di sensibilizzazione dell’architettura, nei rapporti con l’uomo e con la natura. Esseri animati o non animati, non ci sono più differenze, in quanto tutti possono essere dotati di metabolismi indipendenti che li lasciano interagire con l’esterno!
Grandi strutture, come l’edificio polifunzionale a Conegliano, riescono a interagire perfettamente con l’ambiente naturale grazie a strumenti sempre più vicini a quelli umani. In questo caso si parla di una ‘ pelle’ di pannelli di alluminio la cui colorazione prende le diverse sfumature stagionali della clorofilla! La mimesi è evidenziata ancor di più dal disegno delle foglie sui pannelli stessi che creano un unicum indissolubile con la vera natura circostante, limitando così l'impatto dell'artificiale sul naturale!!
Quindi strutture artificiali che si mimetizzano incredibilmente con la natura circostante..


HANDTRACKER
È UN DISPOSITIVO CAPACE DI TRASFORMARE QUALSIASI SUPERFICIE IN TOUCH SCREEN, INDIPENDENTEMENTE DALL’UBICAZIONE E DALLA DIMENSIONE, CON UNA CAPACITA’ DI RENDERE TATTILI AREE DI OLTRE QUATTRO METRI QUADRATI. NON E’ NECESSARIO TOCCARE LO SCHERMO MA BASTA AVVICINARE LA MANO IN PROSSIMITA’ DELLA SUPERFICIE SENSIBILE. IL DISPODITIVO HARWARE, ATTRVERSO IL QUALE LE IMMAGINE VENGONO CONVERTITE NEL SISTEMA TOUCHLESS, SI BASA SU UN SISTEMA DI ILLUMINAZIONE A BASSA FREQUENZA. INTERESSANTE è L’UTILITA’ DI QUESTA APPLICAZIONE IN GRADO DI RIVOLUZIONARE L’INVEROSIMILE SOSTITUENDOSI ALLO SCHERMO DEL PC CON UNA SEMPLICE PARETE O SCRIVANIA, AI VASTI SPAZI COMMERCIALI CON SEMPLICI VETRINE DIGITALI E ALTRO ANCORA. MA SOPRATTUTTO L’AMBIENTE, IL TEMPO E IL PAESAGGIO URBANO DOVE IL CITTADINO STESSO POTREBBE DIVENTARE FAUTORE DI TUTTO Ciò CHE LO CIRCONDA! SI TRATTA SICURAMENTE DI PROSPETTIVE LONTANE E NON FACILMENTE RAGGIUNGIBILI IN QUANTO BISOGNA TENER PRESENTE CHE DIETRO SCELTRE COSì RADICALI CI SONO SISTEMI POLITICI ED ECONOMICI CHE DOVREBBERO ESSERE COMPLETAMENTE RIFORMULATI!! MA E’ PROPRIO PARTENDO DA PICCOLI NUCLEI DELLA CITTA’, NUOVE STRUTTURE E RIQUALIFICAZIONI SU PICCOLA SCALA, CHE SI POTREBBE INIZIARE A RENDERE ‘TATTILI’ PICCOLE REALTA’, INNESCANDO UNA REAZIONE A CATENA SENZA PRECEDENTI!

lunedì 30 marzo 2009

everything is ok



estraneazione

...handmade.. the jump!!la crisi ................


martedì 24 marzo 2009

lezione 11-03-2009
Metafore della quotidianità.
Centre Pompidou, Museo Nemo, strutture completamente differenti eppure entrambe ideate da Renzo Piano.Nascono da concezioni diverse, da principi diversi, da ere diverse.L' architettura deve compiere un salto e calarsi in questo nuovo mondo che deve appartenergli, l' informatica.
Se dopo l'era industriale Morris è stato portavoce di quel cambiamento rivoluzionario allora inevitabilmente l'era informatica di Utzon deve avere il suo seguito, per un motivo che guarda al futuro e che vede il progresso.
Se il processo di industrializzazione ha portato semplificazioni, trasportabilità, grandi dimensioni, nuovi materiali, trasparenze, dissolvenze e meccanicizzazione della vita e dell'architettura, allora il processo di informaticizzazione dovrà portarci verso nuove forme, metafore della quotidianità.
Ciò che viene chiesto ora all'architettura è la sensazione, l'impatto, il suo simbolismo perchè la funzionalità è insita nell' architettura stessa.


mercoledì 18 marzo 2009

QUESTO è UN PUNTO DI

CRISI.


Roma.Quartiere Olimpico progettato da Adalberto Libera negli anni del razionalismo italiano, secondo la famigerata impostazione degli assi ortogonali; gli elementi principali del progetto, come egli stesso ha detto, sono le aree destinate al verde e la qualità architettonica delle strutture.
Beh nel 2009 di tutto ciò non rimane più niente se non il nome..ma magari tutto ciò non è mai

esistito, magari nel 1958 sono stati iniziati i lavori di un progetto che doveva essere concluso nel giro di due anni in occasione delle olimpiadi, con materiali economici e senza troppe pretese..
A poche centinaia di metri L' Auditorium di Renzo Piano e il Maxxi di Zaha Hadid.

'Contenitori' di cultura e metafore strutturali del loro contenuto, come la contemporaneità 'insegna'...completamente isolati, scollegati e fuori da un giusto contesto urbano.










domenica 15 marzo 2009

af

''sei borghese arrenditi, gli architetti sono qua hanno in mano la città..''